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Allergia alle muffe: info e consigli



Le muffe sono funghi microscopici che provocano allergia attraverso la liberazione di spore, particelle che si disperdono nell’aria soprattutto alla fine dell’estate e in autunno. Ci sono più di 100.000 specie di muffe e circa 31 sono quelle più comuni all’interno delle case. Le specie più diffuse e allergizzanti in Italia sono l’Alternaria, il Cladosporium, l’Aspergillus e il Penicillium. Possono crescere sia all’interno che all’esterno della casa, in condizioni di elevata umidità relativa (superiore al 50%). Le abitazioni moderne, in particolare, poco ventilate e dotate di sistemi isolanti molto efficaci, favoriscono l’aumento dell’umidità creando il microclima ideale per la crescita delle muffe.


I sintomi dell’allergia alle muffe possono essere starnuti, tosse, congestione nasale, ostruzione delle tube di eustachio, prurito al naso e agli occhi, stanchezza, mal di testa. Sono inoltre documentati fastidi dermatologici e intestinali. In presenza di questi sintomi è sempre opportuno consultare un medico per effettuare gli opportuni accertamenti.

Dove si trovano le muffe

> ALL’INTERNO DELLA CASA

Le muffe si trovano soprattutto su pavimenti e pareti umidi (spesso dietro i mobili, negli armadi a muro, nelle scarpiere etc.), all’interno di materassi, cuscini e divani, nei tappeti e nella carta da parati, nei filtri dei condizionatori e dei sistemi di riscaldamento ad aria, negli umidificatori e nei frigoriferi, nelle piante ornamentali e nei cibi mal conservati.

> NELL’AMBIENTE ESTERNO

Le muffe si trovano soprattutto sul terreno e nel materiale organico in decomposizione (es. foglie e frutta che rimangono al suolo, legno e cortecce, cereali, etc.) e sono particolarmente diffuse in ambienti di lavoro come cartiere, serre, caseifici, salumifici.


Le informazioni presenti in questo sito non possono in alcun modo sostituirsi alla diagnosi, alla cura e al trattamento da parte del medico.