Indipendentemente dalla loro causa i pruriti intimi / dell'area vulvare sono più intensi durante la sera/notte o quando l'area viene toccata durante un rapporto sessuale o durante la minzione.
Il prurito intimo femminile può essere legato a:
- vulvovaginiti di natura infettiva
- vulvovaginiti di natura non infettiva
Un discorso a parte va fatto per i pruriti intimi in gravidanza e per i pruriti intimi maschili.
Vulvovaginiti di natura infettiva
Il prurito vaginale o prurito vulvare spesso si accompagna ad altri disturbi come bruciore vaginale, perdite bianche vaginali (cosiddette a ricotta) e dispareunia (dolore durante i rapporti), sintomi che in molti casi sono caratterizzanti di vulvovaginiti di natura infettiva micotica o batterica.
Nella maggior parte dei casi l'agente responsabile delle vulvovaginiti di natura micotica è la Candida (l'80-89% di queste è dovute alla Candida Albicans, alla Candida Glabrata nel 7,9% dei casi - Krusei - 1,7% -, Tropicalis - 1,4%).
Questo tipo di infezione si manifesta in varie forme: asintomatica, acuta o recidivante. Le condizioni ideali per l'attacco della Candida si verificano quando l'ecosistema vaginale viene alterato e il pH subisce delle variazioni. Queste condizioni si possono manifestare o in seguito a fattori ormonali non modificabili, o come conseguenza di terapie antibiotiche che spesso provocano un'alterazione della microflora vaginale o, ancora, in caso di ridotte difese immunitarie o di stress.
Tra i fattori predisponenti, ci sono sia fattori immunitari, endocrini, diabete/sindrome metabolica, ma anche errori di tipo alimentare (come eccesso di zuccheri semplici e di lieviti) oppure stili di vita non appropriati come l'uso di biancheria intima sintetica, salvaslip, pantaloni troppo attillati o collant.
Per quanto riguarda, invece, le vulvovaginiti di natura batterica, esse si possono manifestare o con perdite vaginali e irritazione cutanea esterna, o senza alcuna perdita ma con bruciori intimi e secchezza delle piccole e grandi labbra. In riferimento all'agente batterico possono essere da:
- Chlamydia Thrachomatis
- Neisseria Gonorrhoeae
- Treponema pallidum
- Haemophilus Ducreyi
- Calynunatobacterium Granulomatis
Tra i fattori predisponenti: igiene intima scorretta, applicazione di diaframmi intrauterini, diabete, deficit immunitari o attività sessuale non protetta con più partners.
Vulvovaginiti di natura non infettiva
I pruriti intimi possono essere anche sintomo di vulvovaginiti di natura non infettiva. In questi casi possono accompagnarsi a bruciore, dolore e leucorrea e nei casi più gravi può essere presente anche l'edema.
Di seguito i fattori che possono esporre ad un rischio maggiore di sviluppare vulvovaginiti di natura non infettiva:
- cattive abitudini igieniche;
- dopo rapporto sessuale in presenza di scarsa lubrificazione. La formazione di microabrasioni potrebbe favorire la penetrazione di agenti esterni, che possono creare sensibilizzazione;
- abbigliamento intimo sintetico, uso eccessivo di salvaslip o utilizzo di indumenti troppo attillati;
- fattori di origine psicologica.